03 Settembre 2024

Lo sciamano delle Togean

Francesco Berni
Lo sciamano delle Togean

Sento un dolore fortissimo alla testa, un pugno tirato a freddo, mi alzo di scatto,
Giulia è accanto a me, salta in piedi nel letto, ‘cosa c’è?’
‘La testa, la testa, mi fa malissimo!’ alza il mio cuscino, vediamo un grande insetto nel letto,
nero, viscido, lungo come una mano, si muove velocemente con i suoi mille piedi,
‘ti ha punto in testa, esce anche un po’ di sangue!’
Giulia urla, ci lanciamo di scatto fuori dal letto, un incubo!
Il dolore è forte, l’agitazione sale, il cuore batte forte, corriamo a chiedere aiuto.
L’isola è buia, l’elettricità c’è solo per un paio di ore nel pomeriggio, avanziamo con la luce fioca del nostri telefoni, mascherato dalla notte, appare un uomo tra i tavoli, non parla inglese, Giulia gli chiede di chiamare il manager, arriva tutto trafelato con la sigaretta in bocca,
“A big insect bit my head when I was sleeping!’
Giulia gli mostra la foto, pronuncia parole incomprensibili, poi si mette le mani nei capelli.
Lei bestemmia come non l’ho mai sentita fare.
‘Yes, we know that, we are going to a nurse and our local shaman!’
‘Shaman? You don’t have a doctor on the Island?’
dice Giulia in modo accorato.
‘No, I am Sorry but don’t worry he will fix everything!
Eh sì, lo sciamano, quello che avrei voluto conoscere. Avevo sentito parlare di lui la sera prima dopo aver curato la gamba ferita di una ragazza conosciuta qui sull’isola.
Le ha inviato dell’acqua speciale con cui bagnare l’arto.
Qui funziona così. Non ho alternative.
Prima di andare però svegliamo il nostro amico dottore Luca, che inforcati gli occhiali sale con noi a bordo di una barca di fortuna nella notte nera. Abbiamo bisogno di rassicurazioni che vengono dal nostro mondo.
Anche la scienza è una religione a volte.
La testa mi pulsa, il dolore si avvicina a quello di un ematoma dopo una caduta.
Camino con difficoltà lungo il pontile, il suono del mare è rotto dal motore di una barca,
Arriviamo, qui almeno c’è elettricità.
‘Where is the Shaman?’ chiedo.
‘Just here!’
Svegliano lo sciamano che dorme su una panchina.
È giovane, ha capelli lunghi e neri lungo le spalle, occhi scuri ma gentili e denti bianchi come la sabbia.
Fuma in continuazione, veste una maglietta nera con stampata la maschera di anonymous.
Sembra un hacker più che uno sciamano.
Ha un’espressione svogliata,
provo a spiegargli a gesti dove mi fa male.
Poggia la sua mano sulla mia testa, un movimento rapido, una leggera pressione come una carezza, poi alza la mano con una piroetta.
Sento un calore fortissimo nel punto pressato.
Il dolore si affievolisce ma ancora pulsa.
Torniamo verso la nostra isola.
Dell’insetto nella nostra camera non c’è traccia.
Nel frattempo però entrano per l’ennesima volta i pipistrelli che ruotano intorno al nostro letto.
Giulia si alza di scatto ‘basta Fra non ce la faccio!
L’indomani partiamo, sarei voluto rimanere ancora,
ci tenevo a vedere i Bajio,  [gli zingari del mare ormai stanziali da decenni] mi spiace lasciare i nostri amici Natalie e Bertrand.
‘Ne t’inquiète pas, le lien est établi.
à bientôt à Paris!’.

Francesco Berni

Urbanista. Consulente del Comune di Milano per progetti di rigenerazione urbana e innovazione sociale. Ho lavorato per enti pubblici e privati nel campo della progettazione e pianificazione urbanistica. Svolgo attività di studio e ricerca presso il Dipartimento di Architettura DIDA dell’Università degli Studi di Firenze su temi legati alla rigenerazione urbana, innovazione sociale e disegno della città. Appena posso però me ne torno tra i vicoli di Assisi.

Seguici

www.assisimia.it si avvale dell'utilizzo di alcuni cookie per offrirti un'esperienza di navigazione migliore se vuoi saperne di più clicca qui [cliccando fuori da questo banner acconsenti all'uso dei cookie]