28 Agosto 2024

In fuga da Bali

Francesco Berni
In fuga da Bali

Stormi di motorini affollano le stradine di Ubud, mecca per occidentali in cerca di sé.

If you wanna know the truth, practice yoga!

così con la sua voce calda e sensuale, ripete a fine lezione la nostra insegnante nel principale centro yoga della città.

quanta superficialità in una sola frase’ penso dentro di me.

Un enorme parco giochi per visi pallidi ai margini della cittadina, padiglioni con grandi sale tra una natura lussureggiante senza l’ombra di un locale.

Così, tra nomadi digitali, famiglie europee e coppie asiatiche, le piccole stradine di Ubud si intasano e la poesia nascosta tra la miriade di templi che lo punteggiano svanisce.

Con Giulia decidiamo di scappare dalla valanga moderna a cui anche la fiera cultura balinese sembra piegarsi.

Eppure un gesto rimane nei miei pensieri.

Delle offerte dette canang sari contenute in una deliziosa scatolina con fiori, bambù e frutta che vengono appoggiati tutti i giorni agli ingressi degli edifici.

Sono colpito dalla quotidiana e rassicurante cura messa nella composizione e nella sua metodica distribuzione giornaliera.

A Bali c’è un induismo unico, metodico e strutturato, distante dalla caotica,

vasta e inafferrabile radice indiana.

Si percepisce un grande sforzo nel sistemare quelle influenze lontane.

Mi affaccio al finestrino, il vento fresco sul viso, penso a come nel mio vagare, in fin dei conti, ricerco sempre una cosa: l’autenticità.

L’autenticità di un luogo è la sua fiera resistenza ad un cambiamento al ribasso.

La sua capacità di indirizzare la trasformazione senza subirla. Non si tratta di rifiutare necessariamente forme di contaminazione, anzi, qui l’incontro tra l’induismo e la cultura locale ha contribuito alla fioritura di Bali.

Tuttavia, il culto della ricchezza esteriore sta divorando secoli di storia.

Mentre saliamo verso il monte Batur, area vulcanica con un lago che riprende la forma circolare del vecchio cratere, vedendo la feroce aggressione a questo struggente passaggio e mi rendo conto come Bali non c’è più, si è venduta come tanti altri posti.

I suoi profondi principi culturali fondati sulla relazione equilibrata con la natura non sono stati sufficienti.

La Bali autentica resiste solo in piccoli gesti quotidiani.

Eppure questa terra mi ricorda come l’autenticità che cerco risiede nella spontanea reciprocità tra persone senza la pervasività del mercato.

La generosità dello scambio senza fini, la genuina conoscenza reciproca.

L’autenticità che ricerco nei paesaggi intorno è uno specchio che riflette le mie visuali interiori e le motivazioni che mi spingono a viaggiare. Esistono interpretazioni non fatti. La mia ricerca si concentra sulla consapevolezza e sulla originalità. Non si tratta di riscoprire una propria essenza sepolta nel tempo come una verità assoluta, pura e statica ma piuttosto creare se stessi con una continua ricerca della propria verità interiore,

un coraggioso confronto, affrontando paure e contraddizioni.

Francesco Berni

Urbanista. Consulente del Comune di Milano per progetti di rigenerazione urbana e innovazione sociale. Ho lavorato per enti pubblici e privati nel campo della progettazione e pianificazione urbanistica. Svolgo attività di studio e ricerca presso il Dipartimento di Architettura DIDA dell’Università degli Studi di Firenze su temi legati alla rigenerazione urbana, innovazione sociale e disegno della città. Appena posso però me ne torno tra i vicoli di Assisi.

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