05 Aprile 2022

Sciabordare

Luigi Proietti
Sciabordare

Lo sciabordare delle lavandare, con tonfi spessi (ad operare erano in tante, ogni volta) e lunghe chiacchierate: le voci corrono come l’acqua, talora profumate, il più delle volte sordide, a riannodare i molteplici fili delle vite proprie, ma soprattutto di quelle altrui, meglio se assenti. Il marito brontola per la pasta poco cotta e la tovaglia è macchiata del suo caffè, e non sai se in quel momento preferiresti avere tra le mani quel panno tanto ostinato, perché il caffè non va via, o quel brontolone altrettanto pervicace. Il nero sporca la vita come le tovaglie e non riesci a rimuoverlo: in pochi minuti si intersecano saponi diversi, con metodi di lavaggio altrettanto diversi, dicono anche miracolosi, e diverse scelte di vita, perché per spalleggiarsi c’è sempre tempo. Ma quando il troppo è troppo arriva sempre un salutare “sorvoliamo”. Meglio tacere, perché qualcuno potrebbe sentire: alla macchia ci penserà la lavatrice. Avanti allora con il prossimo panno, ma intanto l’acqua si è sporcata: bisogna rifare la fonte, e un po’ anche la coscienza. Ma guai a rifarla troppe volte, perché la vita dei singoli, così come l’acqua, è un bene comune e non sarebbe giusto sprecarla come patrimonio individuale. Dal rubinetto torna a scrosciare un raggio limpido, freschissimo, che ti arriva alla pelle: la grigia pietra torna a riempirsi, insieme ai panni e alle storie. Certo, almeno le mutande poteva sciacquarle prima a casa sua: fa sempre così, tutte le volte, ma altrimenti di cosa parleremmo? Ritornano di nuovo le bolle profumate: quelle asprigne, del sapone fatto in casa, e quelle dolci della polvere che costa. Qualche bambino, gli ultimi di quella generazione, si diverte a contarne il numero e la durata. Ma tutte le bolle esplodono, prima o poi.

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta
Sciabordare, che significa ‘agitare un oggetto immerso in un liquido’, o ‘agitare un liquido nel recipiente che lo contiene’, ma anche (con uso intransitivo) detto delle onde ‘battere contro la riva o la chiglia di una nave’, è voce dall’incerta origine, forse prodottasi per incrocio di sciacquare (dal tardo latino exaquare, composto di aqua) e bordare (derivato di bordo, attraverso il francese, dal francone bord). 

Suggerimento musicale a cura di Andrea Dionigi

Due lavatoi principali servivano il nostro paese: uno vicino al castello, l’altro a Beviglie. Ma la musica, più o meno, era la stessa.

La bella lavanderina

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