Stare insieme significa condividere esperienze, luoghi, emozioni, suoni, immagini. L’essere umano è naturalmente portato a ricercare aggregazione per trovare nella collettività sostegno, conforto, ma soprattutto confronto e stimoli per la crescita. I piccoli paesi rappresentano, da questo punto di vista, importanti centri di aggregazione, in quanto le persone sono naturalmente portate ad avere frequenti esperienze di condivisione.
Vivere insieme, affrontare insieme le difficoltà e i momenti di gioia, contribuisce a sviluppare un senso di appartenenza, come quello della comunità di Tordibetto, nata e cresciuta attorno ad un castello del XIII secolo che ne è divenuto il simbolo di identità.
Chi ha vissuto la sua infanzia in quel castello, osservando le donne che si riunivano nei vicoli per preparare conserve e marmellate, aiutando nelle cantine durante il periodo della vendemmia o perdendosi nelle stanze del grande mulino dove in autunno i contadini si trovavano per la spremitura delle olive, porta con sé quell’atmosfera speciale che si creava in ogni occasione di semplice ma genuina aggregazione.
Come spesso accade nei piccoli paesi, con il passare del tempo alcuni giovani se ne sono andati per motivi di studio o di lavoro, ma nelle calde notti di estate tornano spesso alla memoria le voci dei ragazzi che giocano a nascondersi per i vicoli e il brusio degli anziani che si ritrovano sotto le piante secolari che delimitano la piazza.
Anche a centinaia di chilometri di distanza, il ricordo di quelle immagini, quelle voci, quei profumi e quelle esperienze vissute insieme richiama un forte legame che unisce al di là del tempo.
La Balera – Davide Van de Sfroos