08 Febbraio 2022

Attesa

Cristina Proietti
Attesa

Ogni festa di paese è occasione di comunità ed è sempre accompagnata da preparativi, aspettative ed emozioni: un’attesa simile ad una madre che aspetta di conoscere il proprio bambino, immaginando le sue caratteristiche e preparando per lui lo scenario migliore.

E così, riappaiono nei ricordi i cartoni stracolmi di fiaccole, da predisporre lungo il tragitto della processione del Venerdì Santo, e la febbrile attesa della processione serale, con l’eco delle salmodie che, altra attesa, si faceva, nel silenzio del tutto, via via sempre più netta; i profumi dei cibi da benedire, in chiesa, il Sabato Santo, formaggi e uova che, per una volta, prendevano il posto di incensi e candele, proprio quando Gesù, con la morte in croce, sembrava rivelare al mondo tutta la sua umanità. Riappaiono anche le sagome vergate col gesso sul catrame, e prima ancora la febbrile ricerca dei petali colorati, in occasione dell’infiorata del Corpus Domini quando, a scompigliare il lungo lavoro, talora si aggiungeva un vento ostinato e capriccioso, mai triste. Petali ed erbe, le cento erbe, che segnavano anche la festa di San Giovanni Battista, il 24 giugno, recando alle allegre comitive (sempre impegnate, nel giorno della raccolta, a far quadrare i conti che non tornavano mai), il profumo della primavera ormai finita.

Ma l’attesa per eccellenza, l’adventus, è principalmente legata alla ritualità del Natale, con la preparazione dei presepi, la ricerca furtiva del muschio, le prove di canto che rispolverano le vecchie, ma sempre giovani, pastorali; tanto che, al canto del Gloria di mezzanotte, l’attesa di colpo finisce e il giorno festivo lascia spazio ad una netta, impercettibile malinconia. 

Attesa – brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Attesa deriva dal tardo latino attensa (con semplificazione del nesso -NS- a –s- nel passaggio dal latino volgare all’italiano), a sua volta dal verbo attendere (uguale, in quanto voce dotta, anche nella nostra lingua), composto di ad ‘verso’ e tendere, cioè ‘rivolgere lo spirito a’, e in senso traslato ‘volgere a un termine, aspirare, sperare di avere o di ricevere qualcosa, prestare attenzione, rispettare una regola’, ecc. Il significato diffuso e comune di ‘aspettare’ risale al latino medievale, ereditato in italiano con prima attestazione nel XIII secolo in un sonetto di Pier della Vigna.

Attesa – suggerimento musicale a cura di Andrea Dionigi

L’euforia del tempo che verrà: luce e sogno si danno la mano in una tensione ricca di speranza.

Il tempo che verrà

Angelo Branduardi

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