13 Aprile 2025

Proteggimi mio talismano.

Claudio Volpi
Proteggimi mio talismano.
Attrazione II - Edward Munch

“I destini degli uomini sono come pianeti. Come una stella che emerge dall’oscurità brilla per un istante e incontra un’altra stella, uno sfavillio fugace prima di scomparire ancora nell’oscurità, così un uomo e una donna scivolano l’uno verso l’altra nel fulgore effimero delle fiamme dell’amore, per poi svanire in direzioni diverse, solo alcuni si congiungono in un grande bagliore, dove possono essere completamente uniti” (E. Munch).

Oggi una poesia di Puskin, che come disse uno dei suoi più grandi eredi diretti, Nikolaj Gogol, “Puskin fu un dono fatto al mondo, per dimostrare con la sua persona che cos’è un poeta in sé, e niente più”;  poi  due sonetti di Shakespeare , che  sembra aver sperimentato tutte le vette e gli abissi dell’amore, insieme con tutte le tentazioni e delusioni della carne.

 

Proteggimi mio talismano

Proteggimi mio talismano,

proteggimi nei giorni della persecuzione,

nei giorni del pentimento,

dell’emozione;

tu mi sei stato dato

in un giorno di tristezza.

 

Quando solleverò l’oceano

intorno a me

le onde ruggenti,

quando torneranno

le nubi di tempesta,

proteggimi, mio talismano.

 

Nella solitudine di paesi stranieri,

nel seno di una pace noiosa,

nella turbolenza di una lotta infiammata

proteggimi, mio talismano.

 

Il sacro, dolcissimo inganno,

l’incantata stella dell’anima…

si è nascosta, si è mutata…

proteggimi, mio talismano.

 

Lascia che nel tempo

delle ferite del cuore

non divenga più aspro il ricordo.

Addio, speranza;

dormi desiderio ;

proteggimi, mio talismano.

                               Aleksandr Puskin  (1825)

 

XVIII

Dovrei  dire che sei un giorno d’estate?

Tu sei molto più amabile e più lieve.

Le gemme in maggio al vento van sciupate

e il corso dell’estate è tanto breve.

L’occhio del cielo a volte brilla alto

o il suo incarnato d’oro vedi a stento,

e qualsiasi bellezza perde smalto

per caso o naturale mutamento.

Ma la tua eterna estate non sfiorisce

e mai tu perderai la tua armonia

se all’ombra della morte non svanisce

chi resta eterno nella mia poesia.

E finchè esisteranno occhi e sospiro,

tu vivo in questi versi avrai respiro.

                                     William  Shakespeare

 

CXVI

Tra chi è fedele non ho impedimenti

di matrimonio: amore non è amore

se cambia quando scopre cambiamenti

o tradisce se l’altro è traditore.

No, amore è un faro mai non mosso,

che guarda alla tempesta e non ne è scosso.

Stella polare a barca che è insicura:

nota la posizione, è forza oscura.

Non cede al tempo anche se la sua lama

sia bocche e guance rosee sa falciare,

non varia in brevi ore o a settimana,

ma al Giorno del Giudizio può arrivare.

Se questo è errore e mi sarà provato,

non ho mai scritto e mai nessuno ha amato.

William Shakespeare

 

 

Claudio Volpi

Nato ad Assisi, dove vive e lavora. Laureato in Lettere Moderne, si occupa di Arte e Antiquariato, ha una Galleria D’Arte nel centro storico della città. Dagli anni ottanta ha pubblicato diverse raccolte di poesie, l’ultima quest’anno con il volume “Voci Versate”, Casa Editrice Pagine Roma.

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