Su suggestione intercettata da Luca Mastrantonio, una domanda molto pericolosa, vediamo come la pensano Lord Byron e d Eugenio Montale.
Dicono che la Speranza
sia felicità,
Ma il vero Amore
deve amare il passato,
E il Ricordo risveglia
i pensieri felici
Che primi sorgono
e ultimi svaniscono.
E tutto ciò che il Ricordo
ama di più
Un tempo fu Speranza
solamente;
E quel che amò
e perse la Speranza
Ormai è circonfuso
nel Ricordo.
È triste!
è tutto un’illusione:
Il futuro ci inganna
da lontano,
Non siamo più
quel che ricordiamo,
Non osiamo pensare
a ciò che non siamo.
Lord Byron
Felicità raggiunta,
si cammina per te
sul fil di lama.
Agli occhi
sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio
che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi più t’ama.
Se giungi sulle anime
invase di tristezza
e le schiari,
il tuo mattino
è dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga
il pianto del bambino
a cui fugge il pallone
tra le case.
Eugenio Montale