04 Maggio 2025

Calendimaggio. Francesco Frascarelli

Claudio Volpi
Calendimaggio. Francesco Frascarelli
Foto Archivio Ente Calendimaggio

Stiamo leggendo e rileggendo i ‘Quaderni assisani’, gustando l’animo e la poesia di Francesco Frascarelli (1943-2023) in questa raccolta postuma curata da Isabella Briganti, vorremmo dire il senso di una vita, con prefazione di Lorenzo Chiuchiù, edita da Il Formichiere. Oggi abbiamo scelto alcune poesie dedicate al Calendimaggio, prese da una sezione del volume da lui poi chiamata ‘Cantamaggio’.È difficile trovare versi così dolci, soavi e gentili dedicati a questa festa, in particolare alla Madonna Primavera, ricreando la stregata fascinazione di atmosfere di giorni di luminosa intensità, con una ‘lingua capace di nominare come se vedesse la realtà per la prima volta’ (L. Chiuchiù), parole che arrivano al cuore degli altri e di noi stessi. Se hai le parole, battezzi il mondo.

 

A Madonna Primavera

Il carro avanza

novella stagione

di sole luna soffusa

bizzarra anche di pioggia

 

Ridesta atteso messaggio!

 

Madonna primavera

è lei regina

di Calendimaggio

 

E tempo sopravviene

plauso clamore

folli tamburi

squilli rintocchi

grida frementi

 

Di grazia pregiata

da sorte sbocciata

trepidi passi

germoglio di vita

sommuovi

 

Esultano drappi

vessilli  stendardi

manti distesi

e bandiere

 

GAUDIA VER DONAT

 

Rendono ossequio

monne messeri

armigeri guitti

musici e paggi

popolani chiassosi

menestrelli già ebbri

…  …  …

spiriti alieni virtuosi

accattoni di secoli persi

 

Per te

sfide e contese

corteggi sontuosi

 

La notte regala

trame racconti

sepolte memorie

tra orti giardini

dimore botteghe

misteri di pietre

 

In tuo onore

vagano canti armonie

voci raccolte nell’anima

gode l’esperto

e il profano

 

Ora incedi

vestita di fiori colori

aspersa di vaghi profumi

danzano intorno

fanciulle ridenti

amiche o prima rivali

 

Ansia decade

torna e perdura

trema esitante

la rosa

Offri disponi

cenni leziosi

sguardi leggiadri

 

Cospargi regina

le genti d’alloro

infondi esultanza

speranza contro

male e afflizioni

Propizia grate occasioni

 

AMOR VER DONAT

 

2

Casti baci ai giardini

al riparo dei tigli

abbracci delicati.

Godete la nuova Primavera!

E strappare un amore spento

 

3

Era il sorriso

arguto e scanzonato

ribelle e provocante

il tuo sorriso.

Così vivesti

per un po’ di tempo

prima invidiata

e dopo compatita

fino alla resa

dell’ultima speranza

quando agli amici

dettasti un testamento

…vestitemi

con l’abito più acceso

copritemi di fiori

unitevi a un canto d’allegria

 

4

Non tremate fanciulle

dai seni immaturi

gonfiate da madri solerti.

 

Nell’incedere sobrio

schiudete le labbra al sorriso

la folla vi abbraccia

 

5

Com’è triste il tuo canto menestrello!

un gemito percorre oggi la terra

e rinnovi ossessivo un ritornello:

 

Ti ruberanno un giorno l’aria e il vento

Dio l’acqua i fiori i sentimenti

ti ruberanno un giorno le illusioni

i sogni la speranza il firmamento

 

6

Odore di salvia e ginestre

e dame messeri figuranti

sfilate e cortei ‘immaginati’

bandiere gonfaloni trionfanti

attori registi scrittori

comprendono tempi novelli

le folli stagioni

e il virus assassino

fino a quando sarà misterioso?

 

7

E la consolazione

si dispone a un inno

a ‘Madonna Primavera’.

 

La campana offre rintocchi

e le chiarine suoni festosi

nel ritmo dei tamburi.

Tra muri abbruniti

avanzano timide,

trepida adolescenza,

le ‘Madonne Primavera’

avvolte in variopinti ‘velari’

sotto archi sottili

e balconi fioriti…

traspare nei volti

il sogno di ‘Regina’

tra il plauso delle genti

e i canti del coro

 

8

In questo tappeto

informe incolore

rintraccio un paggio paffuto

e un cavaliere straccione

una dama elegante

un demonio incombente.

 

Inquieto mi vesto

nel gioco allucinante

 

9

Nel mese di maggio

danzano colori

e occhi distratti

cantano la prima meraviglia

 

10

Sciogli i capelli

Primavera!

e il canto rinnova

alle ragazze vestite di fiori

 

 

 

 

Claudio Volpi

Nato ad Assisi, dove vive e lavora. Laureato in Lettere Moderne, si occupa di Arte e Antiquariato, ha una Galleria D’Arte nel centro storico della città. Dagli anni ottanta ha pubblicato diverse raccolte di poesie, l’ultima quest’anno con il volume “Voci Versate”, Casa Editrice Pagine Roma.

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