14 Settembre 2025

Notturna, fresca, sottovoce. Alfonso Gatto

Claudio Volpi
Notturna, fresca, sottovoce. Alfonso Gatto
Venere - Emma Gaggiotti (Richards) - 1867

“Amare non è ragionare, non è credere, non è contrattare il possibile o azzardare l’ignoto. Amare è invocare fisicamente tutto l’essere per una goccia di vita, quale sia il sangue a irrompere o a tacere, come avviene per la morte”

 

L’erba, il silenzio,

il muovere dell’ombra

Soli, nel pianto tuo

della mattina,

l’erba, il silenzio,

il muovere dell’ombra

e gli steli del vento.

Il tuo sollievo

è di vederti calma

nell’attesa ch’io giunga

da lontano,

il tuo riposo

è la speranza

d’incontrarci a sera

per caso in un inverno.

Lasciarti per sparire,

per essere il tuo cielo

dove guardi

senza rimorsi,

avere il tuo rimpianto,

la tua memoria,

le tue mani vuote…

forse è più dolce piangermi

che avermi.

 

Sera d’estate

Ai miei giorni

la sera stanca e trafelata

con i gradini,

il muro d’erba,

il mare

e il braccio

mesto alla fronte

nel giro degli occhi

non accadrà:

presagio di madre,

il letto bianco d’estate

nella stanza aperta.

 

Moriva lungo il braccio

la testa avviata

sul tavolo e,

lontani,

il mare, la notte

fresca di voci,

i cocomeri rossi,

le logge aperte

alle famiglie,

sembravano cantanti

sulle ceste

fin sotto i balconi.

 

E m’era sonno,

a rampe dei suoi lumi,

il villaggio più alto

dietro i carri

innalzati del fieno,

come la luna

risalita ai monti

dava quiete

alle stanze,

alla memoria.

 

Estate a Palinuro

Estate forte e nera,

chi s’abbruna di notte

scopre a un filo di vento

il suo lumino.

Biancheggiano le rotte

ghiaie frangenti

il nero oltremarino.

 

Notte, sirena,

viola dell’amore goduto,

donna abbeverata

da quel filo di sete,

non c’è lingua

più dolce della quiete.

 

Forse è il mare

che pesca il suo chiarore,

o la barca,

incantata.

 

 

Sogno D’Estate

Trapeli un po’ di verde

il limone, il sifone,

il piccolo portone

della pensione,

trapeli il blu,

anche tu

vestita col tuo

nudo rosa,

ogni cosa amorosa.

 

Amore è amore

liscio alla sua foce.

Un’alpe zuccherina,

l’amore è brina.

Che sogno

averti vicina

notturna, fresca, sottovoce.

 

Claudio Volpi

Nato ad Assisi, dove vive e lavora. Laureato in Lettere Moderne, si occupa di Arte e Antiquariato, ha una Galleria D’Arte nel centro storico della città. Dagli anni ottanta ha pubblicato diverse raccolte di poesie, l’ultima quest’anno con il volume “Voci Versate”, Casa Editrice Pagine Roma.

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