22 Gennaio 2023

Assisi e Santa Maria degli Angeli: due quartieri di una Città. Poi c’è Bastia…

Carlo Cianetti
Assisi e Santa Maria degli Angeli: due quartieri di una Città. Poi c’è Bastia…

Il tema del ripopolamento del centro-storico va affrontato sotto una luce diversa: quello del “neo-popolamento”, ripartendo dall’asse Santa Maria degli Angeli-Assisi. 

Riportare persone nel centro storico, che è una delle emergenze assolute, è complicatissimo, se non con operazioni strutturali imponenti e non necessariamente efficaci.

Quel che invece è possibile, è favorire un’osmosi fluida e costante fra Santa Maria e il centro storico. Questo tipo di processo avrebbe maggiore agilità. 

Il tema della valorizzazione della Piana al quale sta lavorando Francesco Berni (insieme ad altri) con la progettazione di un parco, è funzionale ad agevolare la mobilità dalla valle al colle e viceversa. Che in fondo è l’unica soluzione realmente fattibile in tempi brevi per restituire linfa all’Acropoli.

In pratica si tratta di procedere con idee che ci aiutino a consolidare questo primo passo psicologico: cioè considerare Santa Maria degli Angeli e Assisi una sola cosa. 

In una riunione del gruppo di Assisi Mia che ha lavorato al convegno del 29 ottobre 2022, qualcuno ha ironicamente (ma non tanto!) proposto la redazione di un articolo intitolato: “Santa Maria e le sue frazioni”.

Entra in ballo in maniera evidente, in un progetto come questo, il tema della mobilità: quella attiva (a piedi e in bici) che è già a buon punto, quella elettrica, quella attraverso percorsi meccanizzati. 

Estremizzando, bisogna trovare il modo di ridurre al minimo il distacco psicologico e poi fisico fra le 2 principali realtà del Comune.

Allora sì che si potrebbe cominciare a ridefinire il diverso ruolo di Assisi e Santa Maria: in termini di economia, quindi di caratterizzazione della ricettività e della offerta in termini di servizi.

In questa ridefinizione delle competenze territoriali che posto debbono avere le scuole, le biblioteche, le strutture sanitarie, gli uffici amministrativi, le organizzazioni sociali, i luoghi di aggregazione, i servizi in generale?

Per procedere in questa direzione vi è bisogno di un cambio di mentalità, prima di tutto da parte degli amministratori, ma anche dei residenti. 

Poi si può decidere davvero che Assisi diventi il Museo, di quelli moderni dove dentro c’è tutto, e Santa Maria la piazza dalla quale si accede al Museo, ma è chiaro che tutto questo passa per progressioni più elementari e decisive, come la riduzione degli ostacoli alla accessibilità dei luoghi.

Potrebbe essere questo il primo passo verso il progetto “Assisi città dell’ecologia integrale”, che l’urbanista Paolo Berdini ha proposto nel convegno del 29 ottobre.

Dopo questo passaggio psicologico, o forse insieme a questo, ce n’e sarebbe un altro da fare: Assisi e Bastia, alla fine, non sono troppo contigui fisicamente per non essere considerati una cosa unica? Ma di questo ci occuperemo nelle prossime settimane.

Carlo Cianetti

Giornalista a Radio Rai, appassionato di Assisi, ha fondato questo trimestrale nel 1995 insieme a Francesco Mancinelli e Giovanni Bastianini

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