Come si sono comportati gli elettori di Assisi alle elezioni politiche?
Ha vinto il centrodestra nettamente, ma non è certo una novità. L’elettorato della nostra Città è storicamente di destra, con l’unica eccezione delle elezioni del 1993 (ai tempi di Tangentopoli), quando prevalse al ballottaggio Giuliano Vitali del Pds contro Gianfranco Costa della Dc.
Poi è stato sempre centrodestra. Anche nel 2016, quando venne eletta Stefania Proietti, al primo turno i partiti moderati e conservatori (frammentati in 5 candidati sindaco) presero quasi il 60%.
Questa volta alle politiche il centrodestra è arrivato al 51,5% , il centrosinistra al 22,3. Cioè Meloni e company sono andati ben oltre il risultato nazionale, per converso Pd e gli altri sono andati al di sotto del dato generale.
Exploit dei FdI, che sono arrivati addirittura al 34%. La Lega sprofonda all’8,7, dopo il clamoroso 43% delle regionali, dovuto al successo del candidato locale Stefano Pastorelli. Era andato bene anche alle politiche di 5 anni fa il Carroccio, con il 23%. Ma questa volta i leghisti “de noantri” hanno abbandonato Matteo e scelto Giorgia.
Il Pd di Assisi ha fatto peggio di quello nazionale (17,1%), così come il M5S che si ferma al 12.3, mentre a livello nazionale è sopra al 15%.
Queste elezioni costituiscono anche una valutazione sull’Amministrazione comunale di centrosinistra?
La risposta è no. Intanto perché vi sono stati molti meno elettori e l’astensionismo è il primo partito per distacco, ma anche non tenendo conto di questo dato bisogna considerare che la Sindaca Proietti è stata eletta grazie soprattutto ai voti della lista civica che porta il suo nome, che oltretutto è quella che ha ricevuto più voti. Una forza politica che ha probabilmente raccolto molte preferenze moderate, che in occasione delle politiche son tornate all’ovile.
Poi c’è un’altra considerazione da fare. Dal 2013 il panorama politico italiano è stato sconvolto dal M5S che – con l’eccezione delle recenti elezioni – ha rastrellato consensi a destra e a manca.
Nel 2018, alle politiche, ha superato il 25%, E’ probabile che questa volta almeno un 10% sia tornato a destra.
Ha perso chiaramente il Pd: partito delle élite borghesi, che non ha mai avuto una proposta chiara a livello nazionale, tacciato giustamente di governismo, di attaccamento al potere per il potere.
E se il Pd di Roma non ha un’anima, quello di Assisi è praticamente inesistente da sempre. Utile solo in vista di qualche poltrona, incapace di qualsiasi tipo di proposta e progettualità.
Conclusione: la politica non c’è più, mancano anche aggregazioni sociali che si facciano carico delle varie istanze sociali ed economiche. Chi governa può fare indisturbato ciò che vuole. Male che vada può imbattersi in qualche critica sui social dei commercianti che non vogliono la chiusura del traffico.