C’è l’Assisi da cartolina, da selfie, quella mordi e fuggi per cui entri in Basilica e basta. E poi ci sta un’Assisi che non ti aspetti e non che non ti aspetta, perché capita solo una volta al giorno, ad un preciso orario. Per notarla è necessario lasciarsi smarrire nei vicoli, senza fretta, abbandonare il telefono in tasca e osservare quanto ci accade attorno e che dura pochi minuti, per poi cambiare. È l’Assisi degli sguardi inattesi.