30 Novembre 2025

Il poeta di Gaza.

Claudio Volpi
Il poeta di Gaza.
Jean-Charles Cazin 'Ulisse dopo il naufragio', 1890-1892

“E’ la cronaca di una morte annunciata, la sua, quella che il poeta Refaat Alareer ha scritto in Se  devo morire, il libro che raccoglie i suoi scritti e che Piemme adesso manda in libreria. Palestinese di Gaza, insegnante di Letteratura presso l’Università islamica della Striscia, con il suo inglese perfetto Alareer è stato nelle prime fasi della guerra una delle voci del racconto dall’interno di Gaza, in particolare sui social e presso i media americani: raccontava la paura dei bambini, la mancanza di cibo e medicinali, il terrore che la Storia, quella delle precedenti operazioni israeliane contro  la Striscia, con le loro migliaia di morti e la distruzione che si erano portate dietro, fosse destinata a ripetersi. Lo raccontava bene, tanto bene che la madre lo aveva pregato di smettere: per paura che Israele decidesse di metterlo nel mirino ed eliminarlo pur di farlo tacere…. E infatti il 6 dicembre 2023 un missile israeliano ha centrato la casa della sorella dove Alareer aveva cercato rifugio, uccidendo il poeta, la donna, due dei suoi figli e un altro fratello. Una strage seguita, pochi mesi dopo, a quella in cui in circostanze simili è morta la figlia del poeta, Shymaa….Se devo morire parla di un uomo che amava la vita, che ne traeva piacere e che, allo stesso tempo, prendeva molto seriamente la sua missione di educatore per la liberazione del suo popolo. La sua vita è stata spezzata ingiustamente dai suoi oppressori perché lui impiegava la parola scritta per sfatare le loro menzogne. Refaat metteva in campo tutta la sua saggezza, il suo intelletto e il suo umorismo per prendersi gioco dell’occupazione israeliana e delle deboli narrazioni che Israele diffondeva riguardo a Gaza. Ma se Israele credeva che ucciderlo significasse annientare il suo ascendente, deve essere rimasto profondamente deluso. Refaat è oggi noto in tutto il mondo a milioni di persone che hanno letto i suoi scritti, seguito le sue interviste e fatto volare gli aquiloni come omaggio alla sua opera… Refaat Alareer ci invita a non dimenticare ciò che è accaduto e continuare a guardare quello che deve ancora accadere” ((F.Caferri). Ecco la sua famosa profetica poesia.

 

Se devo morire

Se devo morire,

tu devi vivere

per raccontare

la mia storia

per vendere le mie cose

comprare un prezzo

di stoffa

e dei fili,

(fallo bianco,

con la coda lunga)

così che un bambino,

da qualche parte a Gaza

mentre guarda il cielo

negli occhi

aspettando papà che

se ne è andato

tra le fiamme,

senza dire addio

a nessuno

nemmeno alla sua carne

nemmeno a sé stesso,

veda il mio aquilone,

l’aquilone che

hai fatto tu,

volare in alto

e per un momento  pensi

che sia un angelo

che restituisce amore.

Se devo morire

che porti speranza

che sia una storia.

Claudio Volpi

Nato ad Assisi, dove vive e lavora. Laureato in Lettere Moderne, si occupa di Arte e Antiquariato, ha una Galleria D’Arte nel centro storico della città. Dagli anni ottanta ha pubblicato diverse raccolte di poesie, l’ultima quest’anno con il volume “Voci Versate”, Casa Editrice Pagine Roma.

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