29 Gennaio 2022
Redazione Assisi Mia
Claudio Carli 32

Dopo la presentazione di amici comuni, in particolare di Pia Bruzzichelli, con seguente corrispondenza epistolare, Adriana Zarri, teologa e scrittrice, chiese a Claudio di fare un murale nella sua casa di Strombino nella campagna torinese.

In una lettera, poi riportata in Quaestio 98. Nudi senza vergogna (Milano, Camunia, 1994) Adriana scriveva a Claudio: «È un romanzo teologico col mitico giardino costantemente sullo sfondo (…) tutto sarà di nuovo Eden: le mie piante, le mie bestie, la mia casa ‘inventata e vissuta’ stando al tuo dire, ‘come un angolo di Paradiso terrestre’. E hai detto bene perché potando gli alberi e coltivando l’orto ho sempre avuto la sensazione di coltivare il mitico giardino: di costruirlo qui in questa terra di peccato, come un ricordo ed un presagio, una memoria antica ed una nuova profezia. Scusami Claudio se ho mescolato troppo le mie vicende teologiche e narrative – che poi sono vicende esistenziali, tanto la narrazione ci coinvolge – con figurazioni della tua pittura. Forse tu stesso mi hai messo su questa strada rilevando l’ambientazione della tua opera nello spazio ritmato e scolpito della mia abitazione».

[Il brano è citato da Mariano Apa, Claudio Carli, «Rocca», 80, 07 (1 aprile 2021), p. 59]

La fattoria di Adriana Zarri a Strombino
Adriana, Claudio e un amico
Bozzetti per il murale Il giardino dell’Eden, tecnica mista
Bozzetti per il murale Il giardino dell’Eden, tecnica mista
Bozzetti per il murale Il giardino dell’Eden, tecnica mista
Bozzetti per il murale Il giardino dell’Eden, tecnica mista
Adriana e Claudio di fronte a Il giardino dell’Eden
Il giardino dell’Eden, dettagli
Il giardino dell’Eden, dettagli
Il giardino dell’Eden, dettagli

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