Oggi, dopo la pausa di agosto, riprendiamo la pubblicazione a puntate, del lavoro artistico di Claudio Carli.
Cogliamo questa occasione per rinnovarvi l’invito a inviarci foto di opere di Claudio. Non solo i dipinti su tela, ma anche ceramiche, acquarelli, bozzetti, disegni, eccetera. Particolarmente preziosi, ai nostri fini, le opere realizzate negli anni Sessanta e Settanta. Nel caso le foto vanno inviate all’indirizzo di posta elettronica info@assisimia.it Ringraziamo anticipatamente per la collaborazione.
L’arte è una via d’uscita dalle angustie e dai mali che sopportiamo nel vedere il mondo scorrerci davanti? «Quasi», rispondono Claudio e il curatore della personale di Villa Fidelia nel 2009, Paolo Nardon. Questo «quasi» è il limite e la forza delle utopie di cui «l’arte è la metafora più lampante e potente».
Il tema del bosco e del labirinto su cui si sviluppava la mostra erano le metafore dell’ “incanto” di quei paesaggi, naturale l’uno, artificiale l’altro, che però alludono anche alla possibile perdita di orientamento.
Nella difficile relazione tra quei valori, forse più incline al limite che alla forza, Claudio ha sempre operato credendo nell’azione dirompente che l’arte può avere nella vita propria e in quella degli altri.