È tempo di Palio di Siena (2 luglio e 16 agosto), anche se quest’anno – come nel 2020 – la Carriera senese non avrà luogo causa pandemia.
Ma di questi tempi Claudio Carli sarebbe stato in fibrillazione, avanti e indietro fra Assisi e Siena: l’estrazione delle contrade, la Tratta, i nomi e le qualità dei cavalli selezionati, i fantini, gli accoppiamenti favoriti, le telefonate con gli amici, la febbre dell’attesa.
Il Palio era una delle sue passioni. E quando nel 2012 venne scelto come autore del Drappellone per la competizione della Madonna di Provenzano, Claudio coronò uno dei sogni della vita. La sorte volle poi che quel Palio finisse nel museo dell’Onda, la contrada per la quale parteggiava (segretamente per i senesi, ma non per gli assisani): uno scherzo benevolo della sorte.
Carli ha scritto e detto più volte, che la realizzazione del Cencio fu un momento di condivisione alta e potente: l’opera d’arte, che per la realizzazione vide il coinvolgimento (come spesso accadeva) di alcuni amici e artigiani, diventava l’oggetto nel quale i contradaioli avrebbero espresso la propria energia: le lacrime, i sorrisi, la gioia, l’esaltazione, le tensioni, l’amore, la vita che esplode.
Di seguito proponiamo non solo immagini del Drappellone del 2012, ma anche bozzetti che realizzò prima di quello definitivo. Si tratta di opere di altissimo valore artistico, finora inedite e che arricchiscono ulteriormente il repertorio di Claudio.
Risulta chiaro che nel momento in cui in nostro Artista realizza questi lavori di preparazione non sapeva che un giorno sarebbe stato selezionato, né tantomeno che l’edizione a lui destinata fosse quella del miracolo dell’Alberino: San Francesco dopo aver predicato alcuni giorni a Siena, prima di addormentarsi sotto un albero, conficcò il proprio bastone sul terreno. La mattina successiva quel bastone divenne un leccio.
Quindi i bozzetti di Palio mai realizzati sono figli della fase artistica che stava vivendo, frutto delle sue meditazioni, esercizi creativi nella speranza di avveramento del suo sogno: torna anche in alcuni di essi il tema del labirinto che, come abbiamo visto nelle precedenti puntate, ha connotata parte dell’ultimo decennio.
Il Palio di Claudio Carli è considerato uno dei più raffinati degli ultimi decenni: un inno alla povertà, alla semplicità francescana, alla natura e all’essenzialità delle cose. Un’opera che gli consentì non solo di esprimere la sua idealità esistenziale, ma anche di gemellare e rendere omaggio a due popoli e a due città che amava: Assisi e Siena.
Un piccolo capolavoro in cui la provvidenza ha giocato un ruolo decisivo.