26 Giugno 2021
Redazione Assisi Mia
Claudio Carli 09

Questo appuntamento con l’opera di Claudio Carli è dedicato alla mostra Lo spiraglio e l’assenza e al soggetto del labirinto. Paola Mercurelli Salari, che ha curato la presentazione della mostra, scrive: “Un saggio di pittura che muove le nostre corde sensibili senza mai cedere alla tentazione della superficiale esplorazione, del compiacimento, della nostalgia. L’assenza riserva sempre un atto di clemenza alla conoscenza ed un privilegio alla memoria. Lo spiraglio transita dalla vista ma apre all’esperienza dell’anima che in queste opere ha compimento nell’indagine del particolare, relegando la complessità alla libera e felice rappresentazione d’ognuno”.Il tema del labirinto è stato a lungo esplorato da Carli, come una sorta di percorso interiore, che Claudio materializzava attraverso il disegno. Immergersi nel labirinto aveva quasi una funzione terapeutica: lasciare andare la mente negli spazi complessi e spesso caotici del pensiero. Ma il labirinto in alcune occasioni è stato anche la rappresentazione dell’occupazione di spazi, nello specifico di suolo: una rilevazione polemica rispetto a quel che accade anche nel territorio assisano. Il tema ha stringente attualità. Qui pubblichiamo il soggetto esposto nel 2014 al CIAC (centro italiano di arte contemporanea) di Foligno, nell’ambito di una mostra collettiva.

Lo spiraglio e l’assenza, locandina

Claudio Carli
lo spiraglio e l’assenza

31 maggio / 31 luglio 2014
Palazzo Silvestri – Piazza S.Rufino- Assisi

Lo spiraglio e l’assenza il titolo scelto da Claudio Carli per questa sua nuova mostra in Palazzo Silvestri.
Un saggio di pittura che muove le nostre corde sensibili senza mai cedere alla tentazione della superficiale esplorazione, del compiacimento, della nostalgia.
L’assenza riserva sempre un atto di clemenza alla conoscenza ed un privilegio alla memoria.
Lo spiraglio transita dalla vista ma apre all’esperienza dell’anima che in queste opere ha compimento nell’indagine del particolare, relegando la complessità alla libera e felice rappresentazione d’ognuno.
Gli occhi di Carli non sono uno specchio che restituisce al mondo immutate e fredde immagini.
La luce e l’esperta mano aprono un secondo spiraglio tra le fibre di una carta che lascia penetrare luoghi ed oggetti precari quanto l’uomo.
Per quanto effimero, questo altrove rende più leggero lo strappo dell’inevitabile assenza e sostiene una memoria che ammonisce, esorta e racconsola.
Memoria che non vuole essere serrato archivio ma condivisa declinazione del tempo tra compagni di viaggio.
Lungo il suo cammino Claudio, all’inizio degli anni ottanta, incontra l’olandese Max Kreijn con il quale stringe un sodalizio artistico all’insegna dell’attenzione estrema per l’esattezza e la cura del dettaglio.
L’adesione ad un comune progetto li induce ad organizzare insieme una mostra a Palazzo Sperelli Bernabei in cui propongono con straordinaria verosimiglianza interni in penombra, intonaci scrostati, finestre polverose, gradini sbrecciati. Entrambi affidano all’acquarello le vibrazioni che rivelano questi angoli reconditi, dimenticati, restituendogli nuova vita. La conferma del comune sentire salderà una profonda amicizia e quel lontano confronto rivive oggi quando, a distanza di un anno dall’assenza terrena, un nuovo spiraglio si apre alla vita.
Un omaggio all’amico assente, una esortazione a scrutare la profondità del particolare per negare lo spettro del vuoto assoluto anche quando la decadenza incombe minacciosa.
La disarmante semplicità, l’innocente trasparenza, il tratto che non conosce incertezza, l’intimità del colore vengono proposti come varco ed ancora.
Carli ha nuovamente stupito tutti noi inducendo al bello e provocando al vero. Difficile sarà serbare tutti gli acquerelli che il quotidiano ci offre. Nascondono una forza immensa, pari solo alla loro materica fragilità.

Paola Mercurelli Salari

Lo spiraglio e l’assenza, Iceberg, olio su tela
Lo spiraglio e l’assenza, basilico, olio su tela
Lo spiraglio e l’assenza, gentilina, olio su tela
Lo spiraglio e l’assenza, Lattuga, olio su tela
Acqua, Mostra collettiva a cura dei Cibaristi, Feelingfood, Via Benaco 3 , Milano
Ricognizione, 2014. Una mappa dell’arte in Umbria, Centro Italiano Arte Contemporanea, Foligno, catalogo
One Way, inchiostro e idropittura su carta, Ricognizione. 2014 p.21
Claudio Carli mentre lavora, foto di Marco Francalancia

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