23 Agosto 2022

Necessario gestire turismo e territorio

Francesco Berni
Necessario gestire turismo e territorio

In queste giornate estive il turismo è tornato a rinvigorire la nostra economia regionale e soprattutto il suo baricentro attrattivo: Assisi. 

Si tratta di un settore economico fondamentale che deve necessariamente partire da strategie coerenti con l’obiettivo di rilanciare la città storica e parti del nostro territorio come la montagna e la piana. 

A tal proposito, una questione fondamentale da porsi come amministrazione è se sia possibile promuovere un turismo capace di valorizzare il territorio senza dissiparlo in contro tendenza rispetto a quello che accade quotidianamente nel centro storico di Assisi. Proprio in questi giorni estivi vediamo l’importanza di mitigare e gestire gli impatti provocati dalla grande affluenza di turisti ad esempio sulla rete della mobilità. Non c’è dubbio che servono regole serie (anche temporanee) per far fronte a questi processi lasciando da parte lo spontaneismo che nel breve termine tenta malamente di mettere toppe a problemi puntuali senza una corretta pianificazione urbana a monte. 

Fantascienza per la nostra città. 

Un esempio lampante di questa tendenza è visibile ogni anno proprio in estate in cui la viabilità carrabile in centro storico è eccessivamente sovraccaricata. Basti pensare alle arterie commerciali del centro storico come via Portica. Qui l’incremento esponenziale del numero di attività legate alla ristorazione ha comportato, in questi periodi, una maggiore frequenza di rifornimenti con un quotidiano afflusso di mezzi per il carico e scarico merci. 

Un processo che impatta negativamente sul fragile sistema della viabilità della città storica se non opportunamente regolato ad esempio con un piano degli orari. 

L’approccio spontaneista nel governo della città serafica sembra lasciare al destino e alla totale improvvisazione la risoluzione di questi problemi complessi. 

La cosa diviene al quanto insopportabile se consideriamo l’abuso quotidiano di parole come ‘sostenibilità’ spesso associate alla nostra città dalla politica che ormai vengono usate come slogan prive di senso pratico. 

Cosa significa avviare un modello di sviluppo sostenibile nella nostra città?. Sicuramente non permettere che il centro storico sia cannibalizzato dal turismo e la piana aggredita da micro interventi diffusi con dannosi effetti cumulativi. 

È necessario lavorare serialmente su questi temi evitando di strumentalizzare principi fondamentali e tornando alla pianificazione come metodo di lavoro. Questo non significa solo redigere ‘piani’ ma disegnare una direzione di sviluppo fondato sulle nostre specificità per avviare processi capaci di coinvolgere e responsabilizzare seriamente le persone e le attività produttive del nostro territorio con norme e progetti sperimentali da sistematizzare nel tempo anche grazie all’aiuto dei cittadini.

Francesco Berni

Urbanista. Consulente del Comune di Milano per progetti di rigenerazione urbana e innovazione sociale. Ho lavorato per enti pubblici e privati nel campo della progettazione e pianificazione urbanistica. Svolgo attività di studio e ricerca presso il Dipartimento di Architettura DIDA dell’Università degli Studi di Firenze su temi legati alla rigenerazione urbana, innovazione sociale e disegno della città. Appena posso però me ne torno tra i vicoli di Assisi.

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