Il punto di partenza di questo itinerario a piedi è Valfabbrica, che si raggiunge facilmente in auto da Assisi lungo la vecchia SS 318 oppure la nuova SS Perugia-Ancona; durante il periodo scolastico alcune corse collegano i due centri e facendo attenzione al tempo di percorrenza, si può pensare di tornare al punto di partenza con bus di linea, altrimenti ci si organizza con trasbordo auto, taxi o NCC; la cosa non è complicata
questi i dati:
distanza: 13 km
dislivello complessivo salita: 490 m
dislivello complessivo discesa: 410 m
quota massima: 540 m
quota minima: 265 m
durata stimata: 4 h 30 min + le soste
Si inizia a camminare dal centro di Valfabbrica (295 m), proprio sotto la svettante torre che lo caratterizza, si imbocca Via Castellana seguendo i segnavia giallo-blu che ci accompagneranno per tutto il percorso.
Poche decine di m e si traversa la SS 318, proprio di fronte si imbocca Via Osteria che prosegue asfaltata su strada poco trafficata, in leggera discesa.
Poche abitazioni sulla sx, sulla dx campi coltivati; si scavalca su ponte il Rio della Bionda, poco dopo a un evidente bivio (283 m) si continua diritto mantenendo la direzione sin qui seguita, così come la segnaletica giallo-blu ci indica, giungendo al vocabolo Il Pioppo (301 m), caratterizzato da una bella e imponente struttura turistica.
Ancora su ponte a superare il Rio Grande, la strada piega sulla dx, subito dopo la si lascia – attenzione ai segnavia – per imboccare sulla dx strada di uso forestale in discesa che va a incrociare il Fosso di Capannaccio.
A questo punto si procede in marcata salita – è questo il tratto più impegnativo del percorso – nei tratti più ripidi il sentiero è stato scalinato, comunque non ci sono problemi di percorrenza, ognuno col proprio passo, sempre ricordando che qui passano ogni anno migliaia di escursionisti, viandanti, pellegrini, sognatori.
Attraversato un guado (400 m) il sentiero si allontana dal fondovalle e in costante salita giunge a un casale (515 m); ancora un altro paio di casali e siamo al cimitero della Pieve San Nicolò (540 m) – sulla sx – segnalato da cipressi e da edicola mariana; l’elegante scalinata di ingresso invita il viandante a una meritata sosta e perché no, anche a una piccola meditazione.
Si prende verso dx la strada asfaltata che collega la Pieve a Ponte San Vetturino; si fiancheggiano bei casali (Casa la Torre su IGM), poco dopo si trascura il bivio sulla sx che conduce a Petrata.
Dopo aver superato altri casali (Casa Coppe su IGM) si lascia l’asfalto, imboccando sulla sx (500m) – attenzione ai segnavia – stradello in marcata discesa che porta a evidente bivio (450 m) dove si va ancora a dx; in discesa si supera Casa Nocigliano II (413 m) giungendo al ponticello (340 m) che scavalca il Fosso di S. Croce.
Ora in salita si toccano Casa Boccabuto III, Casa Boccabuto II, Casa Boccabuto I; sulla sx belle vedute sulla basilica, sulla rocca e sulla valletta del Tescio, punteggiata da casali perfettamente restaurati, alcuni ad uso turistico.
Gustatevi questo riposante paesaggio culturale e naturale.
Ora in placida discesa eccoci al bivio vigilato dalla imponente statua di Padre Pio (270 m).
Ora a sx come indicato dai segnavia giallo-blu; percorsi 150 m conviene lasciare gli stessi segnavia giallo-blu – che portano a Ponte S. Croce – per imboccare sulla dx evidente stradello che in pochi m porta allo storico Ponte dei Galli (265 m), perfettamente restaurato, che scavalca il Torrente Tescio, il cui scorrimento d’acqua è fortemente dipendente dalle precipitazioni.
Qui trascurare i segnavia bianco-rossi 362 (che piegano a dx) e imboccare sulla sx sentierino in salita che in breve va a sbucare sulla stretta strada asfaltata che sale in città, proveniente da Ponte S. Croce.
Con questa variante si evita un bel tratto di strada asfaltata abbastanza trafficata, consente inoltre di passare attraverso il pittoresco Ponte dei Galli, altrimenti escluso dal percorso ufficiale.
Chi invece vuol seguire i segnavia ufficiali, dalla statua di Padre Pio se ne va su asfalto a Ponte S. Croce, superato il quale si prosegue lungo la stretta strada asfaltata che sale in città.
In entrambi i casi, una volta sulla strada asfaltata in salita, è bene tenersi sulla dx: la strada è a senso unico in discesa e la velocità delle auto non sempre è moderata !
Finalmente – e faticosamente – in cima, si sottopassa Porta S. Giacomo (395 m)
Ora a dx in discesa con magnifica vista, costeggiando il muraglione del sacro convento si giunge al sagrato della Basilica di S. Francesco (370 m).
Rilassatevi: siete arrivati a destinazione, siete in Assisi !