Sognando la libertà, dando tempo al vino
Si pretende che una persistente pioggia autunnale cessò di cadere quando Martino di Tours, non ancora vescovo e tantomeno santo, donò metà del suo mantello a un mendicante in balia della tempesta. Questo aneddoto, da catechesi per l’infanzia abbandonata, ha fornito una possibile giustificazione al ricorrente breve periodo di bel tempo che segue il primo freddo autunnale. La spiegazione non ha però mai convinto gli Assisani, avendo essi buona memoria che Francesco donò al povero il suo intero mantello, non mezzo e via; eppure a inizio ottobre spesso piove. La prima vera estate fuori stagione si ebbe in realtà nel 1945, quando termina il meno noto, eppur freddo e crudele, inverno di san Martino. L’11 novembre 1869 era infatti nato a Napoli Vittorio Emanuele Terzo, e con Regio Decreto del 6 agosto 1926 si calendarizzarono dei festeggiamenti, preminenti in dignità e solenni in sobrietà, per onorare unicamente la nascita del Re d’Italia. Quel giorno, più di altri, tutto doveva passare in secondo piano, inclusa la vergogna e la dignità. Solo dopo la Liberazione san Martino tornò ad essere festa di popolo e si riprese a brindare col vino nuovo, ancor giovane, vivace e rosso.