Uscendo da Porta Nuova direzione Viole, si imbocca sulla sinistra la SP 251 verso S. Benedetto; la stretta strada asfaltata supera lo stadio (che rimane sulla destra), poi attraversa l’impluvio del Fosso delle Carceri; continuando a salire si incontra sulla destra Via Fosso delle Carceri che si trascura, poco dopo si imbocca sempre sulla destra la successiva Via Borghettaccio.
Uno stretto viottolo ombreggiato da poderose querce, molto riposante se percorso a piedi, porta placidamente alla zona del Gabbiano, dove lo stradello cambia nome e diventa Via Fosso San Benedetto.
Lungo questa via campestre si notano dei cartelli indicatori per camminatori, vi passano infatti diversi “cammini” strutturati.
I segnavia di vernice giallo-blu e le relative tabelle stanno a indicare la “Via di Francesco” (V d F), che collega Assisi con i santuari francescani reatini, progetto di ampio respiro finanziato dalla Regione Umbria
I segnavia di vernice bianco-rossi e le relative tabelle stanno a indicare il “Cammino Francescano della Marca (C F M), che collega Assisi con Ascoli Piceno, anche questo progetto è di grande prestigio, finanziato dalla Regione Marche.
Vi sono inoltre delle etichette adesive della “Via Lauretana” (V L), che collega Assisi con Loreto.
Questi tre cammini proseguono insieme fino a Spello, poi si dividono e ognuno va per la sua strada.
Se si va in rete, per ognuno di questi tre itinerari si può trovare la descrizione delle singole tappe con le caratteristiche tecniche: cartografia, distanza, dislivello, punti di appoggio, traccia per GPS in formato GPX; si tratta insomma di progetti strutturati, anche se a volte ci possono essere delle criticità.
Questi cammini vengono percorsi ogni anno da migliaia di escursionisti, ciclisti, viandanti, pellegrini, sognatori; molti si muovono con l’ausilio del GPS dove sono state caricate le tracce; la segnaletica lungo il percorso è comunque importante e basilare.
Torniamo a Via Borghettaccio, poi Via Fosso di San Benedetto.
Da qualche tempo, sicuramente in questo scorcio di 2023, sono comparsi lungo questo stradello segnavia di vernice rosso-blu ed etichette adesive con su scritto “il Cammino di Satriano l’ultimo cammino di Francesco”, che servono solo a creare inutili sovrapposizioni con i cammini sopra ricordati.
Un minimo di progetto probabilmente c’è, perché qualcuno ha fatto stampare il logo su etichette adesive, ha preso vernice e pennelli e ha iniziato a indicare il cammino.
Se si va a cercare in rete, ci sono riferimenti a progetti di Satriano di Lucania, alla Cavalcata di Satriano da Nocera Umbra ad Assisi; tutto tace sul “Cammino di Satriano”.
Ma pensa te !
Stai un po’ a vedere che qualcuno si è alzato una mattina (forse all’alba) e ha pensato: “siccome i cammini vanno tanto di moda, adesso me ne invento uno io e glielo faccio vedere io come si fa”.
Giusto così, per precisare, questi segnavia di vernice rosso-blu insistono all’interno del Parco del Subasio, del quale è attualmente presidente il Sindaco di Assisi. Peraltro il soggetto gestore del parco – istituito nel luglio 2021 presso la sala della conciliazione – ha finalmente nominato dopo 18 (diciotto) mesi il referente comunale per il parco stesso.
Ma oltre al parco, che probabilmente rimarrà silente come per altre criticità in passato segnalate, oppure “non è di nostra competenza”, c’è da sottolineare che i cammini strutturati sono regolati da norme regionali.
Ne è un chiaro esempio il “Cammino dei Protomartiri Francescani”, che insiste nella zona del ternano-narnese, progetto approvato e finanziato da agenzia regionale, corredato da guida cartacea e sito in rete con tutte le informazioni.
Molti ricorderanno la manifestazione “Endurance Assisi” che prevedeva percorsi per cavalli e cavalieri alle falde del Subasio; gli itinerari venivano marcati con delle belle strisce di stoffa poste su alberi e paline metalliche di segnali stradali; finita la manifestazione venivano regolarmente ritirate.
Ma aldilà delle regole, che pure ci sono, veniamo a quello che si può pensare in modo semplice: a cosa serve questa nuova iniziativa estemporanea sul Sacro Subasio ?
Esiste sul nostro monte da oltre 30 anni un reticolo di sentieri a cura della sezione di Foligno del CAI che ne effettua la manutenzione ordinaria, inoltre ci sono tre cammini strutturati consolidati.
Uno pensa: manteniamo al meglio l’esistente per rendere questi cammini e sentieri già esistenti sempre più conosciuti e frequentati in modo corretto, operiamo a risolvere le criticità.
E invece no !
Ecco che finalmente arriva la soluzione di tutto, arriva il “Cammino di Satriano”.
Ma cammino de che !