Sono tanti per davvero i camminatori italiani che sostano nella piccola tribuna naturale di pietra calcarea di Sasso Piano; di questi tanti, solo alcuni scrivono i loro pensierini nel Libro dei Viandanti che si trova dentro la scatola metallica alla base dell’asta verticale della croce.
In numero minore sono gli escursionisti provenienti da lontane contrade però, a differenza degli italiani, quasi tutti lasciano qualcosa nelle pagine di quella piccola agenda.
Così il tutto diventa un collage cosmopolita di delicate emozioni, pensieri in libertà, suggestive riflessioni velate di stupore e tenerezza.
Eccone alcune.
Anche Luna, fedele compagna a quattro zampe di Claudio – Custode di Sasso Piano – rimane stupita dal panorama che dalla Croce si ammira in una tipica giornata invernale, quando si verifica il fenomeno atmosferico dell’inversione termica: foschia, nebbia, gelo, umidità a valle, sole splendente su alla Croce. S-p-e-t-t-a-c-o-l-a-r-e !
“Il Subasio è la montagna dei paradossi. La sua bellezza è orizzontale, scaturisce dall’incontro tra la linea verde delle creste appena ondulate e il cielo; dallo spazio ventoso, aperto all’infinito, che si lascia respirare. Ai suoi piedi sorge una piccola Gerusalemme di pietra rosata. Sulle sue pendici, decine di eremi per colloqui privati con Dio. È questo il monte santo da cui inizia il mio viaggio d’alta quota, nelle mille storie che compongono la storia d’Italia.”
Paolo Paci “Il respiro delle montagne” Milano 2016