23 Gennaio 2021

Carpinelli Giuseppe

Paola Mercurelli Salari
Carpinelli Giuseppe

Nipote dell’architetto e topografo Lorenzo Carpinelli, Giuseppe nasce ad Assisi nel 1853 e qui muore nel 1904.
Dopo un iniziale apprendistato nello studio di Alessandro Venanzi, si iscrive nel 1876 all’Accademia di Belle Arti di Perugia, dove frequenta i corsi di architettura, ornato e disegno. Qui ottiene riconoscimenti nelle esposizioni e nei concorsi annuali, tra cui i primi premi in pittura e in prospettiva; nel 1878, inoltre, il suo Autoritratto è premiato con medaglia.
Diplomatosi nel 1881, ottiene la cattedra di disegno alla Scuola Normale di Assisi. Nel 1888 realizza per il presbiterio della chiesa della Buona Morte a Cannara due ovali in tela raffiguranti Cristo difronte a Pilato e Cristo inchiodato alla Croce.
Nel 1894 è incaricato di decorare la cappella del Pianto nella cattedrale di San Rufino, percependo un compenso di quattrocento lire; le tempere sono state scialbate in gran parte nel corso del restauro condotto nel 1969, che risparmiò soltanto le immagini entro cornici mistilinee dei Santi Giovanni Evangelista, Maria Maddalena e Veronica, eliminate con il successivo intervento di ripristino del 1982. Queste testimonianze, note attraverso riproduzioni fotografiche, si pongono in linea con i recuperi di stampo purista già portati avanti nel 1882 da Alessandro Venanzi e Francesco Bergamini nel dipingere l’attiguo transetto, la cupola e le navate della chiesa.
Nel 1891 Carpinelli sposa Maria, figlia dello storico assisiate Antonio Cristofani, del quale realizza nel 1894 un Ritratto postumo conservato nel Palazzo Comunale di Assisi.
Nel 1899 partecipa all’Esposizione Generale Umbra a Perugia con un Ritratto, una copia da Giottino ed una pergamena. La sua produzione su tela, piuttosto occasionale, si inserisce nel filone verista della pittura di secondo Ottocento; ne è prova Contadinella in costume (Roma, proprietà privata) del 1884, che ottiene a Nizza la medaglia d’argento.

Tra le poche opere rintracciate in collezioni private assisane si segnalano il Ritratto di Antonio Cristofani in veste di san Francesco, il Ritratto di Marianna Sermattei della Genga, noto attraverso il bozzetto e due varianti, una a figura intera e l’altra a mezzobusto, un ritratto di crudo realismo dal titolo il Sofferente, alcune analitiche vedute di monumenti cittadini (chiostro di Sisto IV, Torre del Popolo) o suggestivi scorci di campagna umbra (Paesaggio, Oliveto).

Paola Mercurelli Salari

È storica dell’arte del MiBACT; da assisana amerebbe conoscere tutte le pietre della sua città e con il tempo spera di riuscirci.

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