31 Marzo 2025

§24 – Verso un Futuro Migliore

Enzo Boccacci
§24 – Verso un Futuro Migliore

Come già detto tutte e tutti erano spinti dal desiderio di migliorare la propria condizione sin dai primi anni di scuola, spinti dalla loro intelligenza, dai genitori i quali non volevano che la vita riservasse ai propri figli i sacrifici e le soffe-renze che avevano segnato la loro.
Il pressante indirizzo allo studio per costruire solide fondamenta è stato dato dall’insegnamento del maestro, che ha permesso loro di raggiungere e soddisfare le singole aspirazioni. Sono partiti alunne e alunni con il passo giusto! E sono maturati laboriosi lavoratori, bravi operai specializzati, tecnici diplomati, molti con diploma superiore, alcuni laureati.
Sono lontani i tempi quando nel diario giornaliero ricorrevano sempre le stesse frasi: “ieri, quando stavo a parare le pecore, (spesso al posto delle pecore c’erano i maiali) ho visto… mi è capitato…”. Questi sono i ricordi della loro infanzia, delle ore di scuola, dei giochi sull’aia, del lavoro precoce nei campi!
Ai miei ricordi già citati ci sono da aggiungere le vostre simpatiche birichinate, gli scherzetti! Ricordate quando mi metteste, ben coperto, sulla nuova cattedra (finalmente!) quell’uccello vivo, nato da poche ore tutto pelato, da sembrare un ammasso di carne, con un grosso capo, occhi sporgenti da apparire un mostro schifoso? Attendevate a mani conserte, buoni buoni in silenzio, ma i vostri occhietti dicevano tutto, brillavano dalla gioia e dall’ansia di vedere l’effetto che avrebbe fatto il brutto “coso” al maestro.
Alla sua vista, la mia sorpresa, volutamente accentuata, fu facendo un balzo indietro con un “oooh!” prolungato. E voi a ridere a crepapelle. Che giorni felici!
Interessanti le lezioni sul “campetto” della vecchia scuola, concesso dalla Forestale, con Enrico e Chiara, la nostra brava bidella, che fungevano da esperti. Enrico e Adolfo, nella giusta stagione, operavano con rara abilità innesti su piante da frutta e viti ed io vi spiegavo la ragione dell’innesto, argomento che ci portava a interessanti discussioni e ad elaborati scritti.  Continuammo i nostri lavoretti sul terreno della nuova scuola, con lezioni che interessavano un po’ tutte le discipline basilari delle varie classi I° II° III° per qualche anno anche di IV° e V°.
Gli argomenti che venivano suggeriti dal “campetto” risultavano molto più chiari di un qualsiasi sussidiario scolastico. Erano argomenti che ci facevano molto parlare sviluppando in voi spirito di osservazione, portandovi al ragionamento, alla crescita culturale che avete completata con i successivi anni di studio.
Riconoscendo i vostri meriti, mi affretto a dire come mia ultima lezione, anche i meriti delle generazioni dei vostri nonni e genitori, le quali, con lotte e sacrifici di ogni genere, hanno saputo creare benessere e le libertà di cui voi godete. Sappiate correggere ciò che oggi deturpa, conservare il bene per poter consegnare ai figli e ai figli dei vostri figli un mondo migliore nella libertà, nella moralità e nella giustizia sociale.

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