Antonio Michettoni
Assisi 13.01.1954 – Perugia 3.11.2021
Antonio Michettoni ha lasciato la sua città e i suoi concittadini non molte settimane fa. Assisimia, grazie all’amico di sempre Ramberto Ciammarughi, ha raccolto e pubblicherà nei prossimi giorni alcuni brevi testi che altri amici di quest‘uomo straordinario e inclassificabile, enciclopedico e intelligente, mitamente caustico e sempre spiazzante, gli hanno voluto dedicare. Chi ha conosciuto Antonio non lo dimenticherà.
Francesco Lampone
Tra gli invisibili, molti sono gli irregolari. Si tratta di persone che vivono ai margini di “quasi tutto”, tenuti a distanza nella dimensione del superfluo. Loro non hanno scelto di essere così, forse solo di rimanere tali, non si sa.
Tuttavia sembra che gli irregolari possano dare un senso alla plausibilità del nostro “vivere sociale”. Il “vivere sociale” nutre sentimenti ambivalenti verso questi esseri. È come se il gruppo sociale provasse una sorta di invidia verso il senso di libertà degli irregolari. Libertà di espressione, libertà di comportamento, libertà di pensiero… È il retaggio degli invisibili. La società, con una vergogna malcelata, vorrebbe possedere tutto questo; poi si ritrae, spaventata da un tale eccesso di vita. E non può volare. Dimenticare gli irregolari da parte del “vivere sociale” è sempre un atto insano. Il “vivere sociale” facendo questo, perde la sua misura. Ricordare queste creature sembra un risarcimento verso chi dalla vita ha avuto forse poco. Io non posso pensare questo. Sento solamente che raccogliere questa manciata di ricordi di Antonio sia, semplicemente, un atto dovuto.
Ramberto Ciammarughi