Con buona pace di chi intrattiene la certezza (o l’illusione?) di detenere il copyright dell’assisanità, è bene che si sappia che a Tordibetto se ne conserva una porzione. Gelosamente, persino; ma insieme timidamente, come può farlo una manciata di donne e uomini che serbano tenacemente la propria fiera identità all’ombra delle mura di un castello medievale, invero il più bello e integro del territorio.
Nella sua varietà e ricchezza, questo nuovo Abbecedario di Assisimia racconta però soprattutto (a volte esibita in bella vista, ma più spesso in sottotraccia) la quotidiana, tranquilla lotta degli assisani di Tordibetto per la sopravvivenza del loro paese, della loro memoria collettiva, di tutto quello che li rende orgogliosamente una comunità. Di più: nei brani dei 21 autori che hanno generosamente messo a disposizione la loro penna e le loro idee (anche il parroco ha voluto essere della partita) si ritrova un passo lento, riflessivo, che ci richiama a valori e sentimenti solo apparentemente posti fuori corso dall’oppressiva tirannia della modernità. Anche in questo c’è molto di Assisi.
Resta solo da aggiungere che alla gloriosa resistenza (non solo) passiva degli assisani di Tordibetto prestano man forte i contributi etimologici di Carla Gambacorta, ma anche i suggerimenti musicali di un loro compaesano, Andrea Dionigi. Buona lettura.

Luigi Proietti
Francesco Lampone