29 Marzo 2021

Ospiti

Rafka Fayad
Ospiti

Gli ospiti non sono veri turisti. Pochissimi raccolgono informazioni prima di arrivare: tutto ciò che sanno è che in questa città è nato S. Francesco.
Qualcuno si ferma una sola giornata, “tanto Assisi è piccola, non c’è molto da vedere”. Non ha previsto, però, che il suo parente assisano aggiungerà svariate soste al tour per salutare qualche conoscente. All’inizio la cosa fa sorridere l’ospite, soprattutto quando il conoscente vuole sapere nel dettaglio chi sia e gli rivolge pure la parola, pur sapendo che non parla italiano. Al terzo o quarto conoscente, però, l’ospite comincia a spazientirsi.
Il parente ospitante tenta sempre di sbalordire il proprio ospite mostrandogli il paesaggio, la natura, i vicoli più nascosti, le chiese più intime. Se è credente il gioco è semplice: basta una sola chiesa e un momento di intensa preghiera per rendere il suo viaggio indimenticabile. Ma sono le cose apparentemente più normali a colpire l’ospite. Si stupisce che le farmacie chiudano a pranzo e la notte. Rimane deluso quando scopre che le cucine dei ristoranti chiudono alle 21; non capisce la lentezza del servizio e si mette a calcolare quanto avrebbe guadagnato il titolare con un più veloce turnover.
Fa figuracce tremende quando ordina l’insalata come antipasto. Trova i pasti troppo abbondanti, ma ogni mezz’ora deve fare uno spuntino. Di fronte a un palazzo o a una chiesa medievale, si ferma con lo sguardo un po’ perso: il fatto che sia più antico del Paese in cui è nato è difficile da assimilare. Dedica anche molto tempo allo shopping: il prodotto più gettonato è la saliera a forma di fraticello.
Spesso, però, l’ospite non cerca altro che la compagnia del proprio caro, e allora Assisi fa da pittoresco sfondo a uno scorrere incessante di ricordi…

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Ospiti, plurale, discende dal latino hospitem, che anche in quella lingua (così come in italiano) aveva due significati fondamentali, cioè ‘colui che è ospitato’ e anche ‘colui che ospita’, con la rara accezione quale aggettivo nell’italiano antico di ‘forestiero’ (vicino al latino hostem ‘straniero’, che poiassunse il senso di ‘nemico’). Già in latino ha dato luogo a vari derivati, tra cui hospitalem, hospitalitatem, hospitare e vari altri (come ospedale, ospizio, oste e ostello, questi ultimi due attraverso il francese).

Suggerimento musicale a cura di Ezio Ranaldi

Non capita ogni giorno la fortuna di ospitare per una “Jam Session”, insieme all’indimenticabile Tullio Scortecci, una delle big-band più famose degli USA, la Vanguard, che si è esibita per tre anni per un concerto nella piazza del comune di Assisi.

Ascolto: Jazz Musicians in Assisi  – Vanguard                                

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