15 Marzo 2021

Genealogie

Marco Bottoloni
Genealogie

Il mare di nubi basse e nebbia che in certe giornate lambisce Assisi ne svela l’intima natura di isola e dilata a dismisura la distanza che la separa da ciò che ne resta sommerso. È un mare senza porto, gli assisani non sono marinai. Un etrusco dell’altra sponda del Tevere li direbbe patrizi romani, se patrizio è colui che può vantare “quel” padre.
Chi fio se’? Chi è babbito? Domande dettate non da mera curiosità, che possa essere soddisfatta da un cognome qualunque; come enigmi della sfinge, verificano l’appartenenza a quella “gens” e danno accesso alla città. In Assisi le note genealogiche, come una conoscenza di specie, pongono barriere sociali e fondano l’identità della comunità. Un sapere collettivo sedimentatosi nelle generazioni e tradotto in mappe con le quali risalire a chiunque legittimamente vi trovi posto.
Quando gli anziani senza apparente pratico scopo, saggiandone completezza ed esattezza, sovrappongono le proprie, a volte paiono smarrirsi in virtuosistici collegamenti, peraltro tra loro non necessari, che si perdono nel tempo fino a generazioni mai conosciute. È allora che i dati anagrafici si fondono, nel caleidoscopico intreccio dei rapporti umani, con amicizie, amori, rancori e gesta di quegli assisani, in una storia tramandata oralmente di cui si fanno custodi e aedi.
Essere assisano vuol dire stare in queste mappe e forse l’assisanità è tutta in questo riconoscersi, nel quale trovi coscienza e conferma della tua identità. Affrancato dall’anonimato, non solo cittadino, lì sei qualcuno, anche se al prezzo di illazioni e pettegolezzi, senza spazio per discrezione, riserbo, né tantomeno segreti.
Quale che sia “l’ineffabile identità assisana” cosa farne? Converrete con me, non è problema che possa riguardare, neanche dopo cinquant’anni, un etrusco.

Brevi note etimologiche a cura di Carla Gambacorta

Genealogie, plurale, è voce dotta dal latino genealogiam, a sua volta dal greco genealogíam, formato da geneá ‘nascita, origine’ e –logía, da logos ‘discorso’ e indica in senso concreto ‘la serie dei discendenti di una persona’. La prima attestazione si legge in uno dei più importanti commenti trecenteschi alla Commedia di Dante, il cosiddetto Ottimo: «e infin sono li antichi una genealogia, cioè generazione di Dii, e d’uomini, e di femine».

Suggerimento musicale a cura di Ezio Ranaldi

Due generazioni a confronto, il fascino di una imprevedibile geniale ragazza, e la classe di un novantenne che resta al vertice dei jazz singers.

Ascolto: The lady is a trump – Lady Gaga e Tony Bennett

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