Sabato 18 maggio 2024 presso la prestigiosa Sala della Conciliazione del Comune di Assisi si è tenuto un evento dedicato alla croce di Sasso Piano al Subasio. L’incontro è stato promosso dalle Associazioni NaturAvventura di Perugia in collaborazione con gli Amici della Montagna di Assisi e ha avuto il patrocinio del Comune di Assisi.
La croce di Sasso Piano al Subasio non è una croce di vetta, non vuole essere solo un simbolo religioso e non vuole rimanere per l’eternità essendo di legno e quindi deperibile nel tempo. Essa rappresenta un punto di riferimento per chi vuole fermarsi a meditare ed ammirare l’orizzonte che si perde nell’infinito. Il libro dei viandanti custodito alla sua base ha il compito di catturare le impressioni di chi sente il bisogno di lasciare parole e segni del proprio passaggio. 24 libri raccolti in 14 anni restituiscono e raccontano le storie di chi è passato in questo luogo, Sasso Piano, che guarda dall’alto l’Eremo delle Carceri, Assisi e la Valle Umbra. Il custode della croce, Claudio Tiriduzzi, ha curato l’esposizione di questi libri.
Ines Millesimi ha presentato poi Il suo libro che ha lo scopo di esaminare le croci di vetta e i simboli religiosi quali segni antropici sull’Appennino, un universo di segni con diverse cause ed effetti sul piano culturale e ambientale. Le croci di vetta sono espressione di un’eredità culturale e spirituale delle comunità del XX secolo, ineludibile e da preservare. Nel XXI secolo si tiene invece conto delle nuove istanze del dialogo multireligioso e di una rieducazione alla percezione del paesaggio montano partendo dalle cime “vuote”; tutto ciò per far sì che il focus sia l’esperienza, non la cima, obiettivo della salita. L’obiettivo del libro è verificare quanti e quali segni ci sono sulle vette italiane e cosa possano comportare ulteriori nuove apposizioni per le future generazioni in un’ottica di conservazione ecologica integrata e di tutela del paesaggio, uno dei principi fondamentali sancito dall’art.9 della Costituzione italiana.
La croce di Sasso Piano
Sasso Piano è l’unico sperone roccioso del Monte Subasio di un certo rilievo, si trova ad una altezza di 1.100 metri e a circa 2 chilometri dal parcheggio degli Stazzi. E’ un luogo mistico e meditativo che gli escursionisti frequentano e ben volentieri fanno una pausa per ammirare la sottostante Valle Umbra che spazia da Perugia fino a Spoleto. In questo luogo esisteva già una piccola croce in legno con alla base una cassetta sempre in legno per conservare biglietti. Nel 2010 Marco, Leandro e Claudio decidono di sostituire la vecchia croce ormai fatiscente con una nuova croce in legno orientata verso Assisi simbolicamente a protezione della città.
La croce ogni anno è soggetta a manutenzione contro le intemperie e periodicamente viene sostituito il libro dei viandanti custodito dentro la cassetta metallica alla sua base. La croce viene utilizzata in vario modo oltre a servire, ironicamente, per asciugare le magliette sudate dei camminatori è un punto di riferimento dei camminatori che, in caso di nebbia o brutto tempo rassicura sulla giusta percorrenza dei sentieri. Nel 2022 a causa della vetustà del legno e del suo utilizzo come porta bandiere di ogni tipo comprese bandierine di preghiere tibetane la croce si rompe e viene sostituita con un’altra nuova sempre in legno.
I libri dei viandanti
La cosa più interessante della croce di Sasso Piano è ciò che raccontano i libri dei viandanti presenti nella cassetta metallica alla sua base.
Inanzitutto non parliamo di libri di vetta ma di libri dei viandanti perché la vetta del Subasio si trova 200 metri più in alto. I libri di vetta nascono alla fine dell’800 come usanza degli alpinisti che arrivati in cima alle montagne lasciavano dei messaggi dentro barattoli di latta o bottigliette di vetro nascose tra i sassi sommitali. Da lì è nata la tradizione di mettere delle cassette metalliche resistenti alle intemperie per conservare messaggi o apporre scritte in appositi quaderni. Oggi l’evolversi della tecnologia ha investito anche questo aspetto e si può parlare di “libri di vetta virtuali” che vanno da siti internet aperti a chi vuol lasciare scritte le proprie esperienze o, come nel caso di alcune cime svizzere, lettori accessibili con QR-code dal telefonino per inviare istantaneamente le proprie impressioni o immagini in tempo reale. In riferimento ad una montagna famosa e vicina a noi, il Corno Grande al Gran Sasso, i libri di vetta sono un prezioso scrigno di storia dell’alpinismo recente, dal 1947 ad oggi presso la sezione CAI dell’Aquila sono conservati 21 volumi che testimoniano delle salite più o meno impegnative realizzate.
Non si vuole qui confrontare il Gran Sasso con il Subasio ma è rilevante il fatto che dal 2010 ad oggi sono stati raccolti e conservati ben 24 libri, quasi 2 ogni anno. In modo continuativo, tranne 8 mesi nel 2020 perché un libro è andato perso, questi volumi raccontano le varie storie di chi è passato per questo luogo.
Poesie, preghiere, riflessioni, confessioni di giovani e anziani italiani e stranieri. Scout e pellegrini, sacerdoti e laici che hanno sentito la necessità di lasciare un pensiero scritto ispirato da questo luogo magico. La frequenza di escursionisti a Sasso Piano è pressochè costante durante l’anno con netta prevalenza nel periodo estivo. Gli stranieri rappresentano circa 1/3 di tutti quelli che lasciano scritte; nel 2021, anno caratterizzato da varie fasi di lock down a causa del Covid, poca gente è salita al Subasio e pressochè nulli sono stati i stranieri.
I libri testimoniano anche il flusso di escursionisti che passano da questo luogo, mediamente nei 14 anni di rilevazioni sono circa 600-700 le testimonianze scritte annuali che vanno dalle semplici firme, agli itinerari percorsi, disegni, fino ad elaborazioni anche lunghe 2 pagine. Considerando che normalmente non si tratta di persone singole ma gruppi di 2-5 persone possiamo stimare che almeno 2.000 persone all’anno lasciano una qualche testimonianza e, volendo azzardare una ulteriore stima considerando che 1 viandante su 4 lascia una scritta non è esagerato pensare che circa 10 mila persone all’anno frequentano Sasso Piano. D’altronde si tratta di uno dei principali sentieri francescani che collega Assisi con Spello.
Veniamo ora al contenuto di questi libri: come ricordato si va da semplici frasi di testimonianza del passaggio a preghiere e riflessioni, bellissimi disegni e vere e proprie poesie.
Vengono lasciate anche frasi simpatiche del tipo;
– tempo brutto: “Gesù, Giuseppe e Maria fa che torni sano alla Bastia”;
oppure
– augurali: “con tutta la merda che ho pestato per arrivare alla croce andrò di sicuro in paradiso”.
Ecco di seguito alcuni dei scritti più poetici
Alice 31/10/22
Non sono nulla, non posso nulla, non posseggo nulla.
Illusa porto il mio essere con me
Non so di comprendere, né so se dovrei essere niente essendo ciò che sarò.
A parte ciò, che è niente, un vacuo vento del sud, sotto il vasto azzurro cielo, mi desta, rabbrividendo nel verde.
Aver ragione, vincere, possedere l’amore, marcisce sul morto tronco dell’illusione.
Sognare è niente, e non sapere è vano.
Dormi nell’ombra incerto cuore.
Ale 22/05/23
Sto bene,
Ben sprofondata,
Ben delusa,
ben vuota…
ben stufa,
ben rotta,
ben fallita,
ben instabile,
ben stanca,
definitivamente:
STO BENE
4/9/23
Io fui nel giorno che vive oltre gli abeti,
io camminai su campi e monti
di luce.
Traversai laghi morti – ed un segreto canto mi sussurravano le onde prigioniere – passai su bianche rive, chiamando a nome le genziane
Sopite.
Io sognai nella neve di un’immensa
città di fiori, sepolta –
Io fui sui monti come un irto fiore –
E guardando le rocce,
sugli alti scogli
per i mari del vento –
e cantavo fra me di una remota estate, che coi suoi amari
rododendri
mi avvampava nel sangue.
Mattia 2/5/22
Grazie Signore per questo posto, di pace, di riflessione, di ammirazione del panorama che da qui appare stupendo.
Grazie per il vento che soffia, grazie per le montagne, per le rocce, grazie per l’erba, per i prati verdi che si stagliano sotto il cielo azzurro.
Grazie per il cielo e per le nuvole, grazie per il silenzio, grazie per gli animali, grazie per questi luoghi che ci aiutano a riflettere sulle cose importanti, quelle veramente essenziali, quelle vere, profonde; e infine grazie per questa vita che ci hai donato.
25/8/15
Sono qui anima e corpo. Il vento mi accarezza la pelle e i miei piedi sono poggiati su questa calda e materna montagna.
Subasio accogliente e magico ti prego continua a parlarmi! Fammi conoscere ancora una volta le dolci carezze dell’AMORE. Oh stupenda Assisi che mi hai dato i natali, perla di diamante/zaffiro/rubino, nel vederti incastonata come gemma preziosa mi commuovo ed emoziono tutto come un bambino. Grazie per il futuro amore.
Spiritualità, misticismo non sono patrimonio esclusivo della religione, bensì uno stato allotropico dell’intelletto.
E ancora una rassegna di memorie in lingua tedesca e tradotte in italiano
Pellegrini e persone che semplicemente camminano
Dal libro n. 21 – 14.06. 2022 –
Du führst mich hinaus ins Weite Mi conduci in un luogo lontano
Denn Du hast Gefallen an mir Perchè sei soddisfatto di me
Mit meinem Gott überspringe ich Mauern Con il mio Dio scavalcherò le mura
Die Schmetterlinge fliegen Le farfalle volano
Die Blüten sind leuchtend I fiori sono splendenti
Danke, dass wir hier sind Grazie che siamo qui
Pace e bene Pace e bene
Firmato Heidrun und Norbert irmato Heidrun e Norbert
(salmo 18,20 e salmo 18,30 e altro)
Dal libro n. 24 – 12.08.2023
Mutter und Tochter Madre e figlia
Ein gemeinsames Ziel Un traguardo insieme
Ein gemeinsamer Weg Un sentiero comune
Eine gemeinsame Zeit Tempo insieme
Eine wunderschöne, unvergessliche Zeit Tempo meraviglioso, indimenticabile
Firmato Sieglinde e Jennifer Lenk
– 17 luglio 2014 –
Erhaben, bescheiden, stark, weit und offen Sublime, modesto, forte, ampio e aperto
Firmato Peter K. dall´Austria sul cammino
Il giorno 26.6.2014 Philipp annota nel libro di vetta
E´ il mio 41. Compleanno
Was für ein schöner Berg mit klärenden Eigenschaften.
Nach 1 Woche pilgern von La Verna nach Assisi.
Mit vielen Zweifeln und Reiberein.
Jetzt ist alles klarer.
Che bella montagna dalle proprietà purifico-curative. (purificante e curativo)
Dopo una settimana di pellegrinaggio da La Verna ad Assisi.
Con molti dubbi e attriti.
Ora tutto è più chiaro.
Cantata di Bach Nr. 56 “Porterò volentieri la croce”
Il mio pellegrinaggio in questo mondo
È come una traversata di mare:
dolore, croce e angoscia
sono onde che mi sommergono
ed sino alla morte
ogni giorno mi spaventano
Ma la mia àncora, alla quale mi afferro
È la misericordia con cui Dio mi rende sereno.
I gruppi scolastici
Dal libro n. 7 – gruppo scolastico – 22 maggio 2014
Mit 66 Füßen hatten wir Angst, dass der Berg einbricht!
Mit 330 Zehen wollten wir nie wieder weg von hier.
Con 66 piedi, avevamo paura che la montagna crollasse!
Con 330 piedi, non volevamo più andarcene da qui.
Klasse G9b St. Gertrudis Tipette in viaggio
Scuola superiore femminile
Di Ellwangen
Dal libro n. 8, in data 27.10.2022
Hier oben hat man das Gefühl, Quassù si ha la sensazione
die Welt sei ganz friedlich. che il mondo sia tutto pacifico.
Hoffentlich bleibt das auch so! Speriamo che rimanga così!
Ade, war schee! Arrivederci, era bellissimo!
Firmato dal gruppo scolastico del Liceo Immanuel Kant
Liceo Otto Hahn
Firmato dal gruppo scolastico del
IKG + OHG Tuttlingen
Liceo Immanuel Kant, Liceo Otto Hahn
Poesie che cominciano seriamente….
Dal libro n. 7 dei libri di vetta
Gelobet sei der Schöpfer dieser Welt, Lode al Creatore di questo mondo
der die Berge hat so hoch gestellt. Che ha posto le montagne così in alto
Damit keiner der Idioten In modo tale che nessuno degli idioti
Von denen die Welt so reichlich gesegnet, di cui il mondo è così riccamente benedetto,
uns hier oben begegnet. Si incontri quassù.
14 agosto 2014
Saluti di Rottweil e Oberwesel
Firmato Sr. M. Franziska e Sr. M. Lea
e tante altre firme (gruppo di giovani)
. Dal libro n. 7
Senza data, ma luglio 2014
Nie ich mich exklusiver schneuz Non mi sono mai soffiato il naso in modo
Als wenn ich nies am Gipfelkreuz così esclusivo Di quando ho starnutito alla croce di vetta
Firmato Katrin e Bärbel
Veniamo da Umbria Jazz. Molto bello!
. Dal libro n. 7
Dieser Ort ist ein Geschenk der Schöpfung.
So wie ich heute diesen herrlichen Blick in mich aufnehmen kann,
so wünsche ich dies auch allen nachfolgenden Besuchern.
Denken wir immer daran, dass dieser Flecken unserer Obhut übergeben wurde.
Questo luogo è un dono della creazione.
Così come oggi posso ammirare questo meraviglioso panorama,
auguro lo stesso a tutti i visitatori successivi. Firmato J. – maggio 2014
Ricordiamoci sempre che questo luogo è stato affidato alle nostre cure.
Persone sul cammino di S. Francesco
Nel libro le 8 montagne di Paolo Cognetti, Pietro il protagonista riscopre il padre venuto a mancare prematuramente attraverso i quaderni di montagna in cui aveva lasciato riflessioni e meditazioni molto intime. Coxsì Cognetti scrive: “si confessa alla montagna ciò che si ha pudore di dire alle persone”