Giugno è arrivato
ed è festa per le vie di Piazzanova.
Vivido è il ricordo dell’infanzia, quando le feste religiose scandivano la vita della città
e i vicoli e le strade si animavano di gente indaffarata a tracciare simboli di fede,
illuminati dai caldi raggi del sole.
E come un tempo, già profuma l’aria dell’intensa fragranza delle ginestre del monte,
che si accompagna all’odore aspro del finocchio e del bosso,
a quello inconfondibile delle rose
fino a quello ammaliante dei candidi gigli.
E’ come un’immensa tavolozza di tutti i fiori e i colori della primavera,
disposti nelle cantine delle case in tante cassette
e assortite dalle sapienti mani delle donne del quartiere per sfumature e tonalità.
Ha inizio la gara tra vicoli per l’infiorata più bella
Su ogni fontanella o slargo della strada, giovani fanciulle, nei bianchi abiti della prima Comunione,
stanno, con le mani giunte, ai lati di piccoli altari,
preparati per l’occasione e ornati con girasoli e spighe di grano.
Con le tuniche color del cielo, bambini, dalle ali di piume d’oca,
sono come piccoli angeli scesi sulla terra.
Le finestre e i muri delle case in festa, sono adornate con drappi, coperte damascate e tovaglie ricamate,
tolte per l’occasione dai bauli vecchi e polverosi, per accogliere il passaggio della Processione.
Alto sulla via si innalza un canto
le campane in festa
la devozione dei fedeli
preghiere di passi
odore di incensi
profumi di fiori e di erba appena tagliata.
C’è vita sulla lunga via
ma tutto dura un attimo,
il tempo di un semplice andare
e poi il volteggiare in aria di mille petali colorati.