28 Marzo 2024

Assisi contemporanea

Carlo Cianetti
Assisi contemporanea

La mostra Assisi nel ‘900 è una sorta di diario artistico collettivo della produzione creativa del secolo scorso, ma ci sono opere che sconfinano fino ai nostri giorni. Si tratta prevalentemente di materiale proveniente da collezioni private: gli assisani hanno aperto le porte delle loro case e fatto uscire un po’ dell’arte che vi è custodita. Soprattutto pittura, ma anche scultura, grafica, fotografia, ceramica.

Il lavoro svolto da Mario Romagnoli, che nell’arco di un decennio è riuscito a individuare opere di livello (e comunque tutte degne di essere esposte perché dietro a ognuna c’è una storia e un personaggio) e soprattutto è riuscito a convincere i proprietari a concederle per l’esposizione, svela la vena artistica di personaggi insospettabili e consegna alla comunità la consapevolezza che dentro questa Città scorreva tanta arte. Forse più di oggi, anche perché nei decenni vi è stato un decremento demografico importante nel centro storico.

La mostra prende in considerazione quasi esclusivamente quanti hanno operato ad Assisi e Santa Maria degli Angeli, con qualche dimenticanza. E tuttavia è una mostra aperta, che potrà essere integrata da qui al 3 novembre.

A Ezio Genovesi, che ha curato la mostra insieme a Romagnoli, va anche il ringraziamento per il grande lavoro di ricerca che – in un capitolo dell’elegante e prezioso catalogo – fa il punto della situazione , Lo stato delle Arti, e riesce a ricostruire in maniera molto accurata la temperie artistica novecentesca in Assisi e le contaminazioni, le influenze che hanno esercitato personaggi come Congdon, Dragutescu, Tisato, Maceo, Riccardo Francalancia, Ciol giusto per citare alcuni degli artisti più famosi fra quanti hanno operato in Assisi.

Assisi nel 900. Le arti visive, merita una visita attenta sia dal punto di vista artistico, sia dal punto di vista storico, perché le opere sono una potente chiave ermeneutica per la comprensione del secolo breve nella Città di Francesco.

Lo stesso giorno, sabato scorso, è stata inaugurata alla Rocca maggiore (collaborazione fra Comune di Assisi, Opera Laboratori e Galleria Continua di San Gimignano) l’esposizione di Carlos Garaicoa, un cubano che vive da 20 anni a Madrid ed è molto legato all’Italia. La scelta è felice perché Garaicoa lavora propria nella occupazione artistica degli spazi. Le sue installazioni, nei vani del corpo centrale della Fortezza, affrontano i temi della comunicazione, della fragilità delle città, del bisogno di rispondere con slancio vitale alle distruzioni delle guerre.

La Rocca Maggiore, da poco restaurata, si presta a questo tipo di utilizzo. Già in passato vi furono esperienze del genere ora vi sono migliori condizioni perché installazioni, esposizioni d’arte possano trovarvi sede. E l’auspicio è che l’esposizione delle opere di Garaicoa sia solo l’inizio.

Carlo Cianetti

Giornalista a Radio Rai, appassionato di Assisi, ha fondato questo trimestrale nel 1995 insieme a Francesco Mancinelli e Giovanni Bastianini

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