Anche quest’anno si è compiuto l’atto sacrilego di leggere i bandi di sfida il primo giorno di Calendimaggio. È stato un flop clamoroso come tutte le altre volte, a prescindere dalla qualità dei bandi.
Segno evidente che l’esperienza non insegna. E comunque perseverare è diabolico.
Un rapido excursus dei 70 anni di Calendimaggio ci restituisce bandi che hanno segnato la Festa. Giusto per citarne un paio clamorosi, la “ruota” per la Parte de Sopra con lo straordinario Antonello Campodifiori banditore, e la “testa mozzata” di un eccellente Piero Piorico per la Parte de Sotto. Ebbene anche questi momenti esaltanti di Calendimaggio sarebbero stati un flop se realizzati il primo giorno.
La nostra “cortese tenzone” ha una ritualità ormai consolidata. Cresce lentamente e inesorabilmente nei 4 giorni, man mano che parole, fatti, dicerie, supposizioni, previsioni, passioni ed emozioni si affastellano.
I bandi di sfida sono stati per decenni il momento culminante, dopo i 2 cortei del giorno, quando i due popoli si affrontano nella pubblica piazza ebbri di sentimenti ed entusiasmi, sfiniti di allegria sudore e amore. È lì che scorrono le energie più palpitanti e profonde.
Ebbene, per un incomprensibile decisione presa nel 2015 si decise di castrare brutalmente il Calendimaggio e cancellare questo intenso empito di goliardia e passione. Ora la disputa avviene il primo giorno, dopo la consegna delle chiavi, un evento protocollare, in fase di riscaldamento, quando gli spalti sono semivuoti.
L’esperimento è andato malissimo tutti gli anni, tantoché lo scorso anno si decise di derogare alla norma statutaria e di riportare i bandi di sfida al termine dei cortei del giorno. Un ravvedimento virtuoso, che ha riconsegnato alla Festa il suo momento fondamentale.
Quest’anno, per ragioni inspiegabili, si è tornati alla sciagurata decisione del 2015.
Chi ha le redini delle Parti e dell’Ente Calendimaggio ha il diritto di sbagliare, ma ha il dovere di riconsiderare le proprie scelte se queste snaturano evidentemente la Festa. Prima di continuare a fare sciocchezze si consulti il popolo e si prendano decisioni acconce.
I bandi di sfida sono elemento costituente del Calendimaggio, ed è decisivo metterli al posto giusto. Certe manipolazioni non fanno altro che impoverire la Festa.